Paolo della Bella Parole rubate
1996 1 gennaio
2 gennaio
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1 febbraio
Il duello infinito Da oggi in tutto il mondo Ti dirige all’ascolto delle regole. Che impresa difficile Il successo della malinconia Voci senza corpo Per diventare nessuno. Venitemi a prendere Sono libero! 2 febbraio Il grande abbraccio Da brividi al cuore Una nuova avventura Diventa catastrofica. Dietro i trionfi Tanti buoni motivi Per una nuova perizia Sulla felicità. 3 febbraio L’arte di vivere È la vera tragedia C’è voglia di nuovo Fra lacrime e fantasmi Purché non riappaia L’adulterio virtuale. Lasciamo perdere E cambiamo mestiere È solo questione di misura La giovinezza è altrove E invecchiare stanca. 4 febbraio Quante ovvietà Per i lettori italiani Ma i maestri del pensiero Ci hanno promesso di cooperare. Da oggi sarà così Ci propongono un’offerta speciale Contro le parole inutili. 5 febbraio Quel profondo desiderio Chiamato invenzione dell’individuo Torna insieme agli incubi. La povertà merita di più E il peccato ha i suoi buoni motivi Davanti al vuoto inarrestabile Del più grande bordello del mondo. 6 febbraio Meglio che il grigiore Delle regole del mercato Il maestro delle sfide Cura l’intelligenza Con storie trasgressive. Non convince per niente però Quel profondo desiderio che ho Di osservare i sentimenti All’ombra dei segreti della politica. 7 Febbraio Le parole del sole Sono un mistero più che belle Sempre in cerca di armonia E nessun artista osa farne una copia. Chi ci salverà dai luoghi comuni, Dal festival degli dei Dalla raccolta punti Da un numero speciale? Prendete il vizio Sarà una storica sentenza Oggi si festeggia la poesia. 8 febbraio Tutti insieme Con le anime semplici E la coscienza del gran rifiuto. Dovremo cambiare certe nostre idee Su una scrittura fatta di colori Sarà un passo avanti Per esplorare i lati estremi Delle ultime previsioni per la terra. Fate una sorpresa all’amore proibito Non si possono governare i sentimenti. 9 febbraio L’eterno ritorno Degli uomini del passato Senza più divise Per attirare la clientela Preparano l’uomo forte In un mondo ancora attuale. Non importa più niente a nessuno Dov’era e com’era La fabbrica delle opinioni. 10 febbraio Una rincorsa verso il passato Sognando regali Perfetti e invisibili. Facciamo chiarezza Sulle illusioni perdute La rivincita dell’odio È un’anteprima assoluta. Adesso si cambia Dietro alla maschera Tornano a sorridere Gli angeli sterminatori. 11 febbraio Carpediem! All’ombra di questo imprevisto. Quella missiva scritta appena ieri È un intelligente scelta strategica Ancora una volta I giganti di pietra Diventano spettatori da divertimento A caccia di eros. 12 febbraio L’infinito torna a trionfare Abbiate pazienza Quel lungo incantesimo Ha distrutto il suo paesaggio. Da oggi Dieci minuti d’ironia A prezzi davvero imbattibili Leggete le istruzioni per l’uso Collezionisti senza eroismo. 13 febbraio Sarebbe un peccato Lasciare adesso Una dolcezza inquieta Senza neanche un fiore. La grande fuga Suscita malumori È un terremoto annunciato A colpi di inutili scoop. Gli artisti ribelli Sono ormai senza guida. 14 febbraio Il tempo è scaduto Alzate bandiera bianca Dite addio ai premi E iniziate a stare bene. Un sogno feroce In un teatro dell’assurdo Fra amici e serpenti In difesa del pensiero di Nietzsche. Non rinnegate tutto Il teatro si trasformerà È già libero Ma la verità non c’è, perché Fate sempre lo stesso sogno Aspettando un ideale 15 febbraio Il fantasma celebra la resurrezione Si festeggia la regina Che ha fermato il tempo E tra saluti e sorprese Torniamo al futuro. La politica non è un’opinione E nemmeno una festa per la carne. 16 febbraio Dopo il buio Non ti schierare Rallenta la caduta Per uscire dal tunnel E sul greto del fiume Festeggia un secolo Di relazioni d’amore 17 febbraio Si replica Il diritto alla protesta. Da trent’anni la sinistra si divide Sulla grande fiaba Che neppure il tempo sa sconfiggere. Che sorpresa! La vita è altrove E ti aspetta Un’altra tragedia. 18 febbraio Il trucco non si vede Ma il deserto avanza Eppure, volendo, si potrebbe Capire la differenza Tra la fortuna di incontrare Beethoven E un moderno gangster Innamorato di Shakespeare. Che noia la politica Tempo e spazio dissolti. Dal vostro inviato speciale Un sorriso come metafora. 19 febbraio Quando fiorivano i sogni Sognando la California Le anime inquiete Dei consumatori di carnevali Davano scacco matto Alla storia politica Con la fantasia. Oggi rimangono i dubbi Di questi cuori solitari Pronti ad innamorarsi In questa fiera delle vanità. 20 febbraio La parte oscura, nonostante tutto Rimane il nostro futuro A dispetto delle leggende E della solitudine. Le più belle novità, nonostante tutto Sono le note stonate Le nuove interpretazioni Le luci colorate. Sanremo è vicina al confine Nonostante tutto. 21 febbraio La rabbia di vivere Sublime «pasticciaccio» Dopo lo scandalo, riparte la corrida Dove l’unica protagonista è la parola. Il problema antico La par condicio Soltanto per amore Di un aborto non riuscito 22 febbraio Segnali di vita Tutelata dal soprintendente Non cambierà nulla L’allarme è infondato Parola di vip. Ricordando senza rabbia I bocciati e gli indifferenti Non dimenticate I miti che crollano Seduti e imbarazzati Come in una sala d’aspetto. 23 febbraio La vergogna va in orbita Tra le stelle tenute al guinzaglio. Ti aspettiamo Per sfidare gli spettri E per rimborsarci le migliori idee. È tornato il tempo delle scelte Tutto e presto non ha più futuro. 24 febbraio Un potere malato Un disastro annunciato Gente senza qualità Si ride ma non troppo, Una storia nera, un romanzo a fumetti Una sconfitta fortemente voluta I moderati in campo Vogliono governare Sottovuoto. Mi sta sorgendo un dubbio Quasi umano Dove sono le sorprese? 25 febbraio Un luogo chiamato vendetta Creò il genio senza virtù Un antico pregiudizio Sull’anima immortale Mise in bella mostra i giovani talenti. Questo dramma d’amore E di magia Fa rima con dolore Tra candore e ironia. 26 febbraio La sfida il terrore, la leggenda Le grandi scelte Basate sul buon senso Senza ragioni arrivano. Sono davanti a tutti I fallimenti amorosi dell’ultimo vichingo Che apre al nuovo Tra il profumo di fiori E puzza di stantio. 27 febbraio Agitata armoniosamente Dalle sostanze distruttive La strana coppia Consuma il vero rapporto. Smettiamo di tacere Facciamo esplodere un applauso Contro questa malattia Che da cent’anni trasforma Uomini in affari Che da cent’anni insieme alla speranza Inciampa. 28 febbraio Le solite voci Nel convento degli scandali Si sapeva la parola chiave Dei promessi sposi. Domani è un altro giorno Ma oggi è un’impresa se non c’è chiarezza Fallisce la vostra morale In questa serata di gala Per governare Il buco nello spazio. 29 febbraio Fermate il deserto apprendisti stregoni È finita davvero! La distanza si dissolve In queste luci diafane dell’alba La giustizia ha il sapore della vendetta E il gusto della sfida ricomincia. Il catalogo è questo in versione originale Sempre più inaffidabile da quando È finita l’era delle emozioni. |
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