Paolo della Bella
(1944) Fiesolano, artista «incoerente»,
altrimenti detto poliedrico.
In tutti questi anni egli ha condiviso l'amore per
l'arte (vedi Gruppo Stanza fondato
nel 1967). Ironizzato e disegnato (vedi la rivista Ca
Balà di cui è stato uno dei fondatori nel
1971). Amato e creduto (vedi Cronologia,
poesie 1967-1974, Collettivo r, 1977). corrisposto con gli amici
(vedi Cesare Zavattini). Progettato,
ideato e stampato (vedi Sorrisi,
1992 e Bugie vere, 1994:
libri oggetto a tiratura limitata stampati in cromolitografia).
Fantasticato e dipinto (vedi mostra
personale al Parlamento Europeo di Strasburgo). Discusso cercato
e scritto (vedi Forse Queneau.
Enciclopedia delle scienze anomale Zanichelli, 1999 e Mirabiblia.
Catalogo ragionato di libri inesistenti Zanichelli, 2003).
"Copiato" Giovan Battista Della Porta (vedi la Phytognomonica,
1583). Commentato e scattato foto (vedi nel suo
archivio personale e in quello del Comune di Fiesole). Ma soprattutto,
sempre in tutti questi anni, egli ha fatto un bellissimo sogno,
«un sogno ricorrente, il sogno di un sorriso che travolge
la gente».
Di lui è stato detto:
«Genio meraviglioso!, disse il Quarterly.
Un fisiologo magnifico!, proclamò il Westminster.
Che tipo intelligente!, disse il Foreign.
Ottimo scrittore!, giudicò l’Edinburgh.
Filosofo profondo!, notò il Dubliner.
Grand’uomo!, giudicò il Bentley.
Anima divina!, disse il Fraser.
È dei nostri!, annunciò il Blackwood.
Chi mai può essere costui?, disse il signor Bas-Bleu.
Cosa mai può essere?, disse la grande signora
Bas-Bleu.
Dove mai può essere?, disse la piccola signorina
Bas-Bleu».
E. A. P. (2004)